12/11/2024
I luoghi e le memorie del Veneto, dal Garda all’Adriatico

Bcc Veneta mantiene viva la tradizione di fare dono alle Socie ai Soci di un libro, pensato e realizzato dalla Banca, non solo come omaggio per le prossime festività natalizie ma anche e soprattutto come contributo alla valorizzazione della cultura locale in linea con la mission del Credito Cooperativo.

Quest’anno, il volume è dedicato a “luoghi e memorie” della nostra Regione: un viaggio in una ventina di paesi e borghi alla scoperta di originalità, particolarità, diversità, che ne hanno contraddistinto nel tempo il sorgere e la crescita.

Il libro, che verrà presentato alle istituzioni e comunità locali nel prossimo mese di dicembre, riconferma per la scelta tematica il forte legame di BCC Veneta con il territorio in cui è nata e opera, con uno sguardo curioso e rigoroso al passato e una marcata attenzione al presente.

Se il viandante paziente o il turista frettoloso s’incammina sulle vie del Veneto alla ricerca di quelli che vengono comunemente definiti “borghi”, quasi certamente rimarrà deluso. Non troverà, infatti, come in altre porzioni del territorio nazionale, case, palazzi e chiese arroccati sulle sommità di colli e alture, che hanno mantenuto intatti la configurazione e lo spirito di secoli remoti.

Nella Regione non mancano in realtà paesi, campanili, città di antica fondazione, e tuttavia la fitta presenza umana e la densità edilizia hanno cancellato nel tempo molte delle tracce del passato. Per cui bisogna andare un po’ oltre, affidandosi alla storia e alla memoria, per cogliere i tratti originali dei centri veneti.

Alcuni sono nati e cresciuti per sfruttare e valorizzare risorse che la natura aveva generosamente concesso: dalla posizione privilegiata tra mare e laguna nel caso di Chioggia, al transito di un corso d’acqua che caratterizza Bassano, alle terre felici di Soave, alla disponibilità di particolari materie prime, come le pietre di San Giorgio di Valpolicella. Altri, situati sulle rive di un fiume o del mare o di un lago, hanno tratto dall’acqua la loro ricchezza: è accaduto a Dolo o a Legnago, ma anche a Pellestrina, Lio Piccolo, Malcesine. Ci sono poi i borghi (in questo caso il termine può essere coerente) murati, come Marostica, Cittadella, Montagnana, Este. Alcuni paesi – Battaglia Terme, Breganze, Thiene, Valeggio sul Mincio – manifestano evidenti i segni dello sviluppo di attività protoindustriali. Infine, i siti particolarmente legati alla memoria di eventi e persone, come Asiago, ma anche Montegalda e Arquà Petrarca.

Il Veneto è tutto questo: un insieme di storie e di luoghi, che si intersecano e si contaminano, con delle peculiarità tutte da scoprire, che lo rendono una terra unica, straordinariamente varia e ricca, anche di passato.

Il volume vuole quindi indagare su alcune località della Regione, cercando quali siano stati in passato (ma anche nel presente) i “punti forti” che ne hanno determinato il sorgere lo sviluppo.

Una serie di articoli introduttivi (curati dallo storico Claudio Grandis) e venti “ritratti” di paesi e città, scritti dal giornalista Francesco Jori; il tutto corredato da un ampio apparato di immagini storiche e di foto di attualità, “scattate” da Matteo Danesin.

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